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Perché banche e assicurazioni della Germania sono vulnerabili. Parola di Fmi

Il sistema bancario tedesco è resiliente, ma vulnerabile ai tassi bassi e anche la transizione in corso vero i nuovi meccanismi di vigilanza e di risoluzione può comportare nuovi rischi, secondo il Fmi. Che il 24 giugno ha mandato in missione a Berlino e dintorni una Commissione presieduta dall’economista ceca Michaela Erbenová, che compila un report quinquennale. Al ritorno la consulente è stata intervistata e ciò che ha detto è stato raccolto sul sito del Fondo monetario.

 

Quali sono le caratteristiche del settore finanziario tedesco?
Il settore finanziario tedesco è molto complesso in molti modi. Prima di tutto, ci sono un gran numero di istituzioni nel settore bancario: abbiamo avuto a che fare con più di 1.700 istituzioni nella nostra analisi. Ci sono anche un gran numero di assicuratori. Queste istituzioni hanno diversi gradi di complessità, molte caratteristiche comuni, e molte sono potenzialmente importanti per la stabilità finanziaria. Il settore finanziario tedesco è anche caratterizzato da un elevato grado di interconnessione. La nostra analisi ha mostrato che a causa di questa stretta connessione, le autorità dovrebbero continuare a monitorare da vicino le banche e le assicurazioni vita e analizzare il loro rischio sistemico.

La Germania è anche sede di istituti di rilevanza sistemica a livello mondiale, come l’assicuratore Allianz e la banca Deutsche Bank. Questo crea un ulteriore livello di interconnessione internazionale di cui la nostra analisi ha dovuto tener conto: ciò che accade nel sistema finanziario tedesco può avere importanti ripercussioni in tutto il mondo. Questo impatto potenzialmente globale rende la gestione del rischio, il controllo intenso delle istituzioni sistemiche e l’attento monitoraggio delle loro esposizioni transfrontaliere particolarmente importanti.


Qual è la sua valutazione complessiva del settore finanziario tedesco? Cosa è cambiato rispetto all’ultima analisi del 2011?

La valutazione attuale è stata costruita sui precedenti risultati dell’analisi 2011, ma per molti versi è stato un compito completamente diverso.

In primo luogo, a seguito della crisi, una trasformazione del settore finanziario è chiaramente in corso, con molte istituzioni che stanno riconsiderando il loro modello di business. In particolare, le Landesbanken hanno visto un importante consolidamento.

In secondo luogo, siamo di fronte ad un contesto istituzionale molto diverso. Le riforme nell’area dell’euro hanno creato il Meccanismo di Vigilanza Unico (SSM), che ha profondamente cambiato il modo in cui le banche sono regolate e controllate, e il Meccanismo di Risoluzione Unico (SRM), che ha stabilito nuove regole per affrontare le crisi.

Molti passi avanti sono stati fatti rispetto al 2011. La Germania svolge un ruolo chiave nelle riforme europee e, nel complesso, con queste riforme, il settore finanziario tedesco appare resistente ai rischi individuati nella nostra analisi, ma deve affrontare anche un sacco di turbolenze.
Da un lato la bassa redditività, che è aggravata da bassi tassi di interesse. Il sistema bancario è fortemente dipendente dal margine di interesse, ma la Banca centrale europea (BCE) paga il -0,4% annuo sui depositi bancari, nella speranza di stimolare la crescita e l’inflazione. 

In linea di principio, i tassi di interesse bassi dovrebbero contribuire a rafforzare la domanda di credito e stimolare la crescita economica. Tuttavia, i modelli di business delle banche tedesche sono vulnerabili a tassi di interesse permanentemente bassi. Questo perché la maggior parte di esse hanno un gran numero di filiali e alti costi di struttura. Il margine di interesse è la componente più importante dei loro profitti. Finora le banche si sono dimostrate disposte a trasmettere i tassi di interesse negativi ai depositanti, poi i loro asset hanno iniziato a prezzare il calo dei tassi di interesse: questo sta comprimendo i margini e porterà problemi di redditività in assenza di una profonda ristrutturazione. Inoltre, come indicato dal direttore Christine Lagarde nella sua dichiarazione sul referendum britannico, continueremo a monitorare da vicino gli sviluppi dopo il voto (che ha decretato la Brexit e che potrebbe avere un impatto non considerato in questa analisi, ndr).


Anche le compagnie di assicurazione, offrendo prodotti a reddito fisso a basso rischio, sono dipendenti dai tassi di interesse?

Similmente al settore bancario, il settore assicurativo è caratterizzato da un gran numero di istituzioni che operano in un ambiente molto competitivo, con un modello di offerta che si basa prevalentemente su rendimenti garantiti per le assicurazioni sulla vita, rendimenti che sono relativamente alti rispetto ai tassi di interesse attuali e questo rende il settore delle assicurazioni vulnerabile a bassi tassi di interesse nel medio-lungo termine. Quest’anno è stato introdotto in Europa un nuovo quadro di solvibilità per gli assicuratori, fondato su un approccio lungimirante più basato sul rischio e che eserciterà nuove pressioni sulle compagnie di assicurazione. Che, tuttavia, sono state in grado di conservare una significativa capacità di assorbimento delle perdite, non da ultimo grazie all’inasprimento dei requisiti normativi a partire dal 2011. Inoltre, le autorità di vigilanza stanno opportunamente potenziando la sorveglianza sugli assicuratori al fine di garantire che essi possano continuare a soddisfare i loro impegni nei confronti degli assicurati nel medio termine.


Questa è la prima volta che il FMI ha valutato SSM e SRM. Qual è il risultato della valutazione di queste nuove misure nel quadro europeo?

Siamo rimasti colpiti molto positivamente da quanto è stato realizzato da quando il SSM è entrato in vigore, in un tempo relativamente breve.

La supervisione delle banche tedesche è ora più capillare e ci sono in sviluppo nuovi approcci per la valutazione diretta del rischio di credito, per esempio. Ma abbiamo anche suggerito una serie di miglioramenti. In particolare, per la Germania raccomandiamo interventi nella corporate governance, nella revisione interna e di compliance, nonché il rafforzamento della regolamentazione del rischio. Più in generale, il processo decisionale che sottende al SSM è molto complicato con un tempo di reazione lungo tra l’individuazione di un problema e una azione di vigilanza. Esortiamo quindi alla razionalizzazione dei processi decisionali, per quanto possibile, nel quadro giuridico esistente. Grandi cambiamenti sono arrivati anche con l’Srm: alle grandi banche nazionali è stato richiesto di avere piani di recupero, e questo requisito viene ora implementato nelle alle banche più piccole. Le autorità intendono fare affidamento sul nuovo strumento del bail-in per le crisi delle banche sistemiche, salvaguardando le risorse dei contribuenti. Tuttavia, le autorità hanno deciso di non introdurre gli strumenti governativi di stabilizzazione finanziaria straordinaria disponibili nella legislazione europea. Si tratta di una scelta politica legittima che mostra l’impegno a proteggere i contribuenti, ma che riduce la cassetta degli attrezzi in caso di crisi sistemica. Ora è molto importante che questo nuovo quadro sia reso operativo con urgenza e che la cooperazione tra il Single Resolution Board, la Bce e le autorità tedesche venga testato in un esercizio di simulazione di crisi.


Nella vostra valutazione, si osserva una certa difficoltà quando autorità di vigilanza devono affrontare la raccolta dei dati da parte delle banche.

è molto importante che le autorità di vigilanza abbiano dati più completi e dettagliati. Il reporting nell’Ue è armonizzato con i modelli standardizzati che usano anche le banche tedesche e che, tuttavia, non sono sufficienti per un’analisi e una supervisione complete. Dati più granulari sono necessari per rafforzare l’analisi dei rischi del settore finanziario e anche per calibrare gli strumenti macroprudenziali.

 

FONTE: FMI

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