Il ceo di Allianz Oliver Baete bersaglio negli ultimi tempi di più di una critica sul fronte interno del Gruppo, spiega senza troppi giri di parole al settimanale tedesco Wirtschaftswoche che è necessario investire nella crescita, perché “Chi non cresce, muore”. Si sa che Allianz è alla ricerca di un grande player internazionale da acquisire e le voci di corridoio degli ultimi giorni indicano nell’australiana QBE il profilo giusto, anche se il gruppo di Sidney nega qualsiasi operazione in corso.
Per quanto riguarda invece il fronte interno, Baete ha spiegato di voler rispondere alle critiche mosse, principalmente dai quadri intermedi, alla sua agenda focalizzata sulla digitalizzazione, che però mancherebbe di un orientamento unitario. “Seguirò più da vicino i quadri intermedi”, ha detto, ricordando ai critici che esiste un’agenda che vuole rispondere ai molti cambiamenti che si stanno susseguendo. In ogni caso, “sono finiti i tempi in cui si dava ai responsabili delle varie unità un manuale di istruzioni su come seguire il business”.
Infine, per migliorare la comunicazione con i top manager delle controllate, Baete ha annunciato la creazione di un comitato con i rappresentanti delle 13 principali controllate che si incontrerà quattro volte l’anno con il cda.